Per contratto a distanza si intende un contratto avente per oggetto beni o servizi e stipulato tra un professionista e un consumatore nell'ambito di un sistema di vendita o di prestazione di servizi. La conclusione di un contratto a distanza può avvenire attraverso qualunque mezzo utile (per telefono, posta elettronica, catalogo, ecc.) senza la presenza fisica e simultanea delle parti del contratto. Il Contratto a distanza è regolamentato dal Codice del Consumo agli articoli 50 e seguenti.
Tali norme non si applicano a contratti:
a) relativi a servizi finanziari di cui agli articoli 67-
b) conclusi tramite distributori automatici o locali commerciali automatizzati;
c) conclusi con gli operatori delle telecomunicazioni impiegando telefoni pubblici;
d) relativi alla costruzione e alla vendita o ad altri diritti relativi a beni immobili, con esclusione della locazione;
e) conclusi in occasione di una vendita all'asta.
Nell’ambito dei contratti a distanza il professionista deve fornire informazioni chiare e comprensibili al consumatore, entro un termine sufficiente prima della stipula del contratto.
Le informazioni precontrattuali devono comprendere come minimo:
· l'identità ed eventualmente l’indirizzo del fornitore;
· le caratteristiche essenziali del bene o del servizio e il suo prezzo, comprese tutte le tasse e imposte;
· le spese di consegna;
· le modalità di pagamento, consegna o esecuzione del contratto;
· l'esistenza del diritto di recesso;
· la durata della validità dell’offerta, del prezzo ed eventualmente la durata minima del contratto;
il costo di utilizzo della tecnica di comunicazione a distanza, se non è calcolato sulla tariffa di base.
Il fornitore deve fornire la conferma scritta delle informazioni precontrattuali (o su un supporto duraturo, come ad esempio la posta elettronica) all’atto dell’esecuzione del contratto o al più tardi al momento della consegna se i beni sono destinati direttamente al consumatore.
Una volta stipulato il contratto il fornitore dispone di un termine di trenta giorni per eseguire l’ordine.
Se il bene o il servizio richiesto non è disponibile, il consumatore deve ricevere il rimborso entro trenta giorni. Ma se il contratto prevede tale possibilità, il fornitore può procurare un bene o un servizio di qualità e prezzo equivalenti all’ordine.
Recesso
Se il consumatore non è convinto dell’acquisto, può tornare sulla sua decisione entro un termine dieci giorni lavorativi, senza specificarne il motivo e senza alcuna penale.
Le uniche spese eventualmente a suo carico sono le spese dirette di spedizione dei beni al mittente.
L’inizio del periodo di recesso è variabile.
Se il fornitore ha rispettato i suoi obblighi relativi all’informazione scritta da fornire al consumatore, si calcola a partire:
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Se il fornitore non ha rispettato gli obblighi relativi all’informazione scritta, l’esercizio del diritto di recesso è prorogato per un periodo di tre mesi calcolato a partire:
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Il diritto di recesso si esercita inviando una raccomandata A/R al professionista entro i termini previsti.
Contratto a distanza